Corindus CorPath GRX Phyisician Protection

Siemens Healthineers presenta al Congresso GISE il primo sistema robotico per le procedure endovascolari

Milano

|2021-10-06
  • Corindus CorPath GRX assiste e protegge i cardiologi interventisti nell’esecuzione di interventi coronarici percutanei complessi.
  • A causa del camice piombato che sono tenuti a indossare per schermarsi dalle radiazioni ionizzanti, gli operatori interventisti vanno spesso incontro a lesioni ortopediche: uno su due ne ha sofferto almeno una volta.
  • Le procedure mininvasive assistite dal sistema robotico riducono fino al 53% il tempo di esecuzione dei trattamenti.
  • CorPath GRX offre maggiore precisione negli interventi a beneficio del paziente e dell'operatore: grazie alle peculiarità del sistema è possibile misurare con precisione la lunghezza degli stent da impiantare riducendo la necessità di ulteriori stent.
  • Garantendo la separazione fisica tra l'operatore e il paziente, CorPath GRX aiuta a ridurre il possibile contagio da COVID-19.

È stato presentato oggi a Milano, in occasione del 42° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia Interventista (GISE), Corindus CorPath GRX, di Siemens Healthineers, il primo e unico sistema robotico, approvato da FDA e marcato CE, per l’esecuzione di interventi endovascolari, coronarici e periferici. A portare la sua testimonianza sui vantaggi di Corindus CorPath GRX, con una demo live, il professor Dariusz Dudek, Presidente della European Association of Percutaneous Cardiovascular Interventions of the European Society of Cardiology. 

Il robot aiuta i cardiologi a controllare in modo più preciso cateteri e stent. In più, consentendo agli operatori di lavorare in una postazione schermata dalle radiazioni, e grazie alla possibilità di eseguire movimenti automatizzati e misurazioni anatomiche più accurate, CorPath GRX contribuisce a migliorare il livello di sicurezza e affidabilità di queste procedure.

Per l’esposizione continua a radiazioni ionizzanti, il laboratorio di cateterismo è, infatti, un luogo di lavoro potenzialmente pericoloso. Indossare pesanti protezioni di piombo richiede uno sforzo fisico: un operatore interventista su due ha sofferto almeno una volta di lesioni ortopediche, uno su dieci ha avuto un periodo di assenza per motivi di salute1. Inoltre, come è ben noto, vari tipi di tumore sono associati all'esposizione alle radiazioni. Con interventi sempre più lunghi e complessi, tali rischi sono destinati ad aumentare. Riducendola del 95%2, CorPath GRX elimina virtualmente l'esposizione alle radiazioni ionizzanti degli operatori sanitari, che non devono lavorare direttamente al tavolo angiografico, come è pratica comune, ma possono coordinare la procedura con un modulo di controllo separato. Gli operatori sono sottoposti a minori sforzi fisici e a un rischio inferiore di interruzione dell'attività lavorativa.

Gli interventisti, inoltre, si trovano spesso ad affrontare anatomie “difficili” e lesioni complesse che implicano procedure più lunghe e una maggiore esposizione alle radiazioni. Replicando le tecniche manuali di cardiologi altamente qualificati, il sistema robotico Corindus CorPath GRX permette di standardizzare le procedure e di ridurre del 53% il tempo di inserimento di guide e cateteri3, consentendo così una maggiore sicurezza. 

CorPath GRX offre agli operatori un supporto prezioso anche sul fronte della precisione degli interventi. Due terzi delle lesioni stimate visivamente comportano una scelta inappropriata della lunghezza dello stent4, con conseguente impatto negativo sui risultati. I pazienti hanno poi più del doppio delle probabilità di richiedere una rivascolarizzazione dei vasi target entro un anno dall’intervento e tre volte più probabilità di infarto del miocardio entro tre anni5. Grazie alle peculiarità del sistema è possibile misurare con precisione la lunghezza degli stent da utilizzare, con accurtezza submillimetrica, riducendo la necessità di impiantare ulteriori stent.

Non ultimo, considerando l’attuale situazione pandemica, il sistema robotizzato, garantendo una separazione fisica tra il cardiologo interventista e il paziente, aiuta a ridurre il possibile contagio da COVID 19.

“Corindus CorPath GRX è una delle ultime soluzioni tecnologiche innovative che abbiamo lanciato sul mercato, pensata con l’obiettivo di aiutare, da un lato i pazienti, dall'altro gli operatori sanitari, in termini di sicurezza, efficacia ed efficienza del loro lavoro”, afferma Stefano Boriotti, Portfolio Solutions Manager Interventional Cardiology and Radiology di Siemens Healthineers. “Protezione, precisione, standardizzazione e accessibilità sono i quattro pilastri su cui si fonda il commitment di Siemens Healthineers nell’innovazione clinica d’avanguardia al servizio della moderna cardiologia interventistica”.

Il sistema robotico Corindus CorPath GRX si compone dei seguenti elementi:

  • Braccio robotico per la gestione delle guide, dei cateteri e dei devices interventistici (indipendentemente dal loro brand) collocato in sala angiografica ed agganciato alle guide di ancoraggio sul tavolo operatorio. La movimentazione dei materiali avviene con precisione sub-millimetrica tipica di un robot.
  • Unità di controllo ubicata in sala comandi. È dotata di 3 joystick, un tasto e diversi pulsanti ricavati sullo schermo touch. Questa costituisce l’interfaccia tra operatore e robot.
  • Monitor ad alta risoluzione (4K) installato di fronte all’unità di controllo. Permette la visualizzazione di tutte le immagini prodotto dall’angiografo e di tutti i segnali video che produce la sala angiografica.
  • Cassetta monouso sterile. Si tratta dell’interfaccia tra il braccio robotico e il paziente, dove vengono alloggiati e caricati di volta in volta i devices (guide, palloni, stent) e contenente i meccanismi che permettono la loro presa e controllo. La cassetta viene fornita sterile e monouso dedicata al singolo paziente da trattare.

Per ulteriori informazioni:

https://www.siemens-healthineers.com/scrivito/it/areastampa/press-releases-gise2021-corindus

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Siemens Healthineers AG (quotata alla Borsa di Francoforte, Germania: SHL) sta plasmando il futuro della sanità. Azienda leader nell’ambito della tecnologia medica con sede a Erlangen (Germania), Siemens Healthineers, attraverso le sue aziende locali consente ai professionisti della sanità di tutto il mondo di generare maggiore valore, sostenendoli nel proprio percorso verso la medicina di precisione, la trasformazione dell’assistenza sanitaria, il miglioramento dell’esperienza del paziente e la digitalizzazione della sanità. Siemens Healthineers sviluppa continuamente il proprio portfolio di prodotti e servizi, con applicazioni supportate dall’Intelligenza Artificiale e le offerte digitali che giocano un ruolo sempre più importante nella prossima generazione di tecnologia medica. Queste nuove applicazioni potenzieranno le fondamenta dell’azienda: la diagnostica per immagini, la diagnostica in vitro e le terapie guidate dell’imaging. Siemens Healthineers offre inoltre prodotti e soluzioni che migliorano la capacità dei professionisti della sanità di offrire cure efficienti e di alta qualità ai pazienti. Nell’esercizio fiscale 2020, conclusosi il 30 settembre 2020, Siemens Healthineers, che conta approssimativamente 54,000 dipendenti, ha generato un fatturato pari a 14,5 miliardi di Euro e un utile rettificato di 2,2 miliardi. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.siemens-healthineers.com